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Psicologia Ambientale

La Psicologia Ambientale si propone di studiare il comportamento umano e il benessere delle persone in relazione alle caratteristiche fisiche e sociali (o socio-fisiche) degli ambienti, o luoghi, di vita quotidiana. Tra i suoi principali scopi, quello di fornire conoscenze e competenze utili, in senso psicologico-ambientale, ai versanti della progettazione e gestione degli ambienti di vita, per i vari aspetti e livelli di scala di questi: ambienti costruiti, ‘naturali', tecnologici. Questi possono comprendere luoghi residenziali (domestici e/o urbani), di cura (ospedali, residenze per anziani, ecc.), di lavoro (uffici, fabbriche, ecc.), di istruzione e formazione (scuole, Università, ecc.), svago e fruizione culturale (Musei, parchi tematici e aree protette, ecc.). Sotto il profilo teorico-metodologico, essa mira a sviluppare l'“istanza ecologica”, spesso emergente all'interno della psicologia in genere e della psicologia sociale in particolare, con riferimento all'ecologia psicologica di origine Lewiniana.
All'interno di questo ambito il gruppo di ricerca si è occupato dello studio delle modalità attraverso le quali particolari caratteristiche dell'ambiente spazio-fisico possono orientare e influenzare il comportamento e il benessere degli utenti di edifici o spazi costruiti.
Inoltre sono state condotte ricerche volte allo studio delle risposte emozionali del consumatore provocate da stimoli ambientali in un punto vendita, quali ad esempio il legame tra risposta emozionale e immagine del punto vendita, fedeltà del cliente, risposte comportamentali di approch o avoidance, tempo trascorso nel punto vendita e infine ammontare acquistato.