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Effects of Music Listening on Cognition and Affective State in Older Adults: A Systematic Review and Meta-Analysis

Effects of Music Listening on Cognition and Affective State in Older Adults: A Systematic Review and Meta-Analysis

La musica ha effetti positivi sul funzionamento cognitivo e affettivo negli anziani? Questo interrogativo ha suscitato l'interesse di ricercatori, clinici, esperti e appassionati di musica per decenni. La letteratura scientifica presenta risultati contrastanti sugli effetti che ascoltare musica, sia connotata come “allegra/attivante” (come la Sonata K 448 di Mozart) che “triste/rilassante” (come l’Adagio di Albinoni), può avere sul funzionamento cognitivo e affettivo degli anziani, a seconda che venga ascoltata prima di svolgere un compito, o come sottofondo al compito da svolgere.

Una recente revisione sistematica e meta-analisi, pubblicata su European Psychologist, ha riassunto le evidenze fino ad oggi raccolte sugli effetti dell'ascolto musicale sul funzionamento cognitivo e sullo stato affettivo in anziani con invecchiamento tipico, considerando sia il tipo di musica (connotazione “allegra/attivante” o “triste/rilassante”) sia la modalità di presentazione (“prima di un compito” o “musica di sottofondo”). Dei 2,675 articoli inizialmente analizzati, 27 studi sono stati inclusi nella revisione. Dai risultati emergono effetti inconsistenti dell’ascolto musicale sulla prestazione in compiti di memoria. Tuttavia, l’ascolto di brani musicali connotati come “allegri/attivanti” produrrebbe effetti positivi e promettenti sul funzionamento esecutivo e la velocità di elaborazione, quando la musica viene ascoltata come sottofondo, oltre a facilitare i processi linguistici, se la musica è ascoltata prima di un compito lessicale.

Per quanto riguarda lo stato affettivo, l’ascolto di brani musicali “allegri/attivanti” tende ad aumentare l’umore e l’arousal (attivazione generalizzata), mentre quello di brani musicali “tristi/rilassanti” ha l'effetto opposto sull’arousal, indipendentemente dalla modalità di presentazione. In generale, la meta-analisi non conferma un beneficio significativo della musica sul funzionamento cognitivo, ma evidenzia gli effetti positivi sull’arousal, anche se non sull'umore, legati all’ascolto di brani musicali “allegri/attivanti”.

L'elevata eterogeneità delle metodologie utilizzate e dei risultati impediscono di trarre conclusioni definitive sugli effetti dell’ascolto di brani musicali sulla cognizione degli anziani. Sono quindi necessari ulteriori studi, con metodologie più rigorose, per chiarire meglio i potenziali benefici dell’ascoltare musica sul funzionamento cognitivo e psicologico con l’avanzare dell’età.

Autori: Enrico Sella, Margherita Vincenzi, Elena Carbone, E. Glenn Schellenberg, César Lima, Enrico Toffalini, Erika Borella

Link: https://doi.org/10.1027/1016-9040/a000533