Il Dipartimento dà il benvenuto a Fabio Masina
Cari colleghi, che piacere entrare a far parte del gruppo di ricercatori del Dipartimento di Psicologia Generale! Alcuni di voi mi conoscono già, ma vorrei comunque raccontarvi qualcosa su di me.
La ricerca mi ha sempre affascinato, fin da studente universitario, quando conciliare studio e lavoro era una sfida quotidiana. Quegli anni, pur impegnativi e fatti di qualche rinuncia, non li ho mai vissuti come un sacrificio, ma come un’opportunità di crescita e riscatto da una realtà che allora mi sembrava stretta (evviva l’Università pubblica!).
Dopo aver conseguito la laurea magistrale nel 2014, ho iniziato a studiare i processi di monitoraggio dell’errore. La psicologia sperimentale si concentra spesso sulla performance e sull’accuratezza nei compiti, ma io - che di errori ne faccio tanti - ho preferito indagare proprio gli sbagli, le sviste, il momento in cui le risposte automatiche prendono il sopravvento su quelle controllate e, più in generale, come il cervello umano elabora l’errore.
Successivamente, ho intrapreso il dottorato nel programma Brain, Mind and Computer Science sotto la supervisione della prof.ssa Daniela Mapelli, approfondendo ulteriormente questa linea di ricerca. In quegli anni ho integrato nei miei studi l’elettroencefalogramma e le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva.
Nel 2019 ho lavorato come assegnista di ricerca presso il centro interdipartimentale Human Inspired Technology, guidato dal prof. Luciano Gamberini, un’esperienza che ha alimentato il mio interesse per la ricerca applicata. Spinto da questa nuova prospettiva, nel 2020 ho accettato un incarico come ricercatore psicologo presso l’IRCCS San Camillo di Venezia, dove ho lavorato con entusiasmo a progetti di ricerca finalizzata, mettendo la ricerca al servizio del paziente.
Negli ultimi anni, ho sviluppato nuovi interessi, tra cui l’ottimizzazione dei protocolli di stimolazione non invasiva, l’applicazione di metodi statistici non lineari ai dati neurofisiologici e l’indagine degli stati cerebrali associati alle oscillazioni neurali. Quest’ultimo filone ha portato alla nascita di un progetto di ricerca finanziato dal programma STARS@UNIPD, che sto attualmente conducendo nel nostro Dipartimento. L’obiettivo è sviluppare un metodo per studiare la relazione causa-effetto tra la fase delle oscillazioni neurali e i processi cerebrali.
Fuori dall’ambito accademico, mi piace praticare attività fisica, in particolare palestra, pilates e trekking. Da qualche anno mi dedico anche all’acquerello, con risultati… discutibili! Amo questa tecnica perché non permette correzioni e insegna ad accettare anche i propri errori.