PsiTMoS

Il Corso in Psicologia del Traffico e Mobilità Sostenibile (PsiTMoS) vuole formare psicologi e psicologhe nell’ambito della prevenzione dell’incidentalità e promozione della mobilità sostenibile, punti centrali per il gli obiettivi principali della Psicologia del Traffico, ossia la tutela della salute pubblica in riferimento alla circolazione stradale e alla qualità della mobilità (CNOP, 2013).

I temi includeranno la valutazione dei comportamenti degli utenti della strada e dei processi psicologici ed emozionali legati alla percezione del rischio e alla scelta della modalità di trasporto. Fornisce competenze per progettare interventi di promozione del cambiamento nelle abitudini di mobilità, valutare le capacità di guida e addestrare gli utenti della strada, professionisti e non. Il percorso, a carattere multidisciplinare grazie alla presenza di esperti esterni afferenti a diverse discipline, prevede approfondimenti teorici e applicazioni pratiche attraverso lezioni frontali, seminari e testimonianze.

L’area professionale della Psicologia del Traffico
La Psicologia del Traffico è una delle aree di intervento professionale in ambito psicologico ampiamente diffusa in Europa ma, come sottolineato in un documento del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP, 2013; per un approfondimento si veda: https://www.psy.it/allegati/aree-pratica-professionale/psicologo_del_tra...), ancora poco presente in Italia.
I temi chiave sono focalizzati sui processi psicologici sottostanti i comportamenti degli utenti della strada e la pianificazione e la realizzazione di interventi atti ad indurre comportamenti su strada più sicuri e più sostenibili. Il suo obiettivo generale è quello di contribuire a ridurre i rischi per la salute implicati nei comportamenti di mobilità collegati all’uso di tutti i mezzi di trasporto, senza ovviamente escludere i pedoni che rappresentano una quota non trascurabile dei cosiddetti utenti “vulnerabili” della strada, dato l’alto rischio di esiti fatali in caso di incidente. Gli ambiti di intervento riguardano quindi sia la sicurezza stradale che la mobilità sostenibile, aspetti di grande rilevanza per la tutela della salute pubblica e per gli obiettivi 3, 4 e 11 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Contenuti formativi
Le attività formative del corso in Psicologia del Traffico e Mobilità Sostenibile prevedono lezioni frontali, testimonianze e seminari tenuti in gran parte da esperti esterni di diversi settori disciplinari della psicologia e di settori disciplinari diversi, quali medici e ingegneri.
Le lezioni saranno condotte promuovendo la partecipazione attiva. L’interazione costante supporterà l’apprendimento il coinvolgimento della classe nelle discussioni sui temi proposti, anche grazie al lavoro pratico con alcuni strumenti di rilevazione di stili di guida e prerequisiti cognitivi per la guida sicura, strumenti di training delle reazioni emozionali e dibattiti su temi quali la promozione del cambiamento comportamentale e gli aspetti etici dell’IA in riferimento alla guida autonoma.
In questo modo il corso si propone di promuovere anche le competenze trasversali attraverso la cooperazione del gruppo-classe. Inoltre, la stesura della relazione finale o del project work richiederà ai/alle corsisti/e di implementare le conoscenze fornite in un progetto di intervento concreto in uno degli ambiti su cui il corso è focalizzato.

Destinatari e sbocchi occupazionali
Il corso è rivolto ai laureati in Psicologia triennali o magistrali e forma la figura professionale dello/a psicologo/a del traffico come da indicazioni del CNOP (2013).
Gli ambiti di azione professionale includono attività di collaborazione e consulenza verso:
- istituti scolastici;
- aziende e pubbliche amministrazioni;
- scuole guida e centri di istruzione automobilistica;
- aziende che forniscono servizi automobilistici per il trasporto pubblico;
- enti e imprese per la promozione della sicurezza stradale, della prevenzione dell'incidentalità nella mobilità privata ed in itinere;
- Commissioni Mediche Locali (CML) per l’accertamento della idoneità alla guida.
Le competenze professionali fornite permetteranno di collaborare con altre figure professionali per la pianificazione di interventi di promozione della sicurezza stradale e prevenzione dell’incidentalità su strada, la valutazione dell’idoneità alla guida, l’organizzazione di campagne e azioni per la gestione della domanda di mobilità delle persone, la formazione dei conducenti sia professionisti che non, anche grazie alla capacità di utilizzare strumenti propri della psicologia nell’ambito della regolazione emozionale, della misurazione degli stili di guida e dei prerequisiti cognitivi per la guida.

2.3 Programma
All’interno del corso in Psicologia del Traffico e Mobilità Sostenibile la formazione verrà erogata attraverso lo sviluppo dei seguenti moduli di insegnamento:
1. Il ruolo della psicologia del traffico nella società
Sicurezza e mobilità sostenibile: ambiti di intervento e prospettive; Normative e strumenti per il Mobility Management;

2. Comprendere e regolare le emozioni
Guida e regolazione emozionale; Training psicofisiologici per la regolazione emozionale; La regolazione della rabbia; Tecniche di intervento cognitivo-comportamentale per la regolazione emotiva e la promozione di comportamenti adattivi;

3. Mobilità sostenibile
La psicologia nel campo professionale del Mobility Management; La transizione culturale e ambientale della mobilità; Il Mobility Manager come facilitatore del cambiamento psicosociale di individui e popolazioni; Mobility management: linee guida e buone prassi;

4. Guida autonoma e sistemi di trasporto
Fattori psicologici sociali implicati nella transizione alla guida autonoma, anche in riferimento ai problemi etici legati all’uso dell’Intelligenza Artificiale nella guida autonoma; Attitudini e atteggiamenti individuali e di gruppo nei confronti dei sistemi tecnologici; Fattori umani nei sistemi di trasporto e aspetti teorici relativi al deflusso veicolare e all’impatto che i comportamenti degli utenti della strada hanno su di essi;

5. Fattori sottostanti la guida sicura
Costrutti psicologici del comportamento di guida sicura con un focus sulla distrazione; Guida sicura: modelli e metodi per la valutazione psicometrica dei prerequisiti attentivi; Questionari Driver Behavior Questionnaire e Attitudes toward traffic safety: quali alternative alle misure autoriferite di comportamenti alla guida; La guida simulata: implicazioni teoriche e pratiche dell'utilizzo dei simulatori di guida come strumenti di assessment;

6: Valutazione dell'idoneità alla guida
Valutazione dell'idoneità alla guida in popolazioni a rischio: variabili personologiche, cognitive e loro mediatori; Le condotte distorsive nell'ambito degli accertamenti medico legali in tema di valutazione dell’idoneità alla guida: strumenti e metodi; Il Vienna Test System DRIVESC per l’assessment dei prerequisiti alla guida.

Link alla scheda di Ateneo: https://www.unipd.it/corsi-perfezionamento