
Psicologia: Unipd la migliore in Italia e tra i top 100 atenei al mondo secondo Times Higher Education
15.11.2019
Il Prof. Per Møller presenterà i risultati di un esperimento nel quale sono state studiate le dinamiche tra la plasticità neurofisiologica e l'associazione, nel lungo periodo, tra sapori e immagini. Il cervello umano è altamente flessibile e plastico, cambia costantemente in risposta agli stimoli cui è sottoposto. Molti dei cambiamenti del cervello umano sono il risultato di condizionamenti o di apprendimento associativo. Sviluppi e cambi delle preferenze alimentari sono solo un esempio di come l'apprendimento associativo pervada la vita umana. Altri esempi sono ravvisabili quando segnali visivi sono usati per riconoscere oggetti o merci le cui proprietà sono principalmente determinate da altri sensi, quali tatto o olfatto, gusto e chemestesi. Gli effetti visuo-gustativo sull’appetito hanno registrato un’alta densità EEG incentrata su componenti tardivi nei potenziali evocati visivi (VEP), in particolare le onde N2-P3. Gli effetti del condizionamento si manifestano sia come cambiamenti nel ritardo dei componenti del VEP sia come cambiamenti nelle attività neuronali in diverse aree del cervello. I cambiamenti nel ritardo sono 10-20 msec e non sarebbero completamente rilevabili dal cervello con metodi di imaging basati sulla risposta emodinamica, come la fMRI. D'altro canto, la risoluzione spaziale dell’EEG non è buona come quella della risonanza magnetica, ma le distribuzioni calcolate dal sw LORETA hanno rivelato che le correnti visive evocate nelle cinque regioni corticali, vanno dalle aree visive primarie a quella inferiore temporale (ITG). Nonostante l’uso di immagini simmetriche, abbiamo trovato un predominio sul lato destro dell'apprendimento. Il docente discuterà con i discenti i risultati di laboratorio e le problematiche emerse.