Rappresentazioni probabilistiche in memoria di lavoro visiva

Rappresentazioni probabilistiche in memoria di lavoro visiva

Le interazioni con il mondo che ci circonda sono guidate dall'attenzione e dalla memoria di lavoro. In particolare, la memoria di lavoro sembra avvalersi di rappresentazioni degli oggetti o delle caratteristiche che stiamo cercando, ma anche di quelle che dobbiamo ignorare. Qual è la natura di tali rappresentazioni? Si tratta di rappresentazioni di singoli oggetti o caratteristiche, o di rappresentazioni probabilistiche? E in quest'ultimo caso, quanto sono accurate queste rappresentazioni probabilistiche? In questo studio abbiamo utilizzato un compito di ricerca visiva in cui era richiesto di trovare un elemento bersaglio in mezzo a un certo numero di elementi distrattori. Utilizzando un paradigma di priming di ripetizione e distrattori eterogenei, è possibile manipolare l'orientazione del bersaglio rispetto alla distribuzione di orientazione dei distrattori dei trial precedenti. Se, ad esempio, il target in un dato trial ha un orientamento corrispondente al centro della precedente distribuzione di distrattori, i tempi di risposta saranno più lenti perché quell'orientazione era stata precedentemente inibita. Maggiore è la distanza tra l'orientazione del bersaglio e il centro della precedente distribuzione dei distrattori, più veloci saranno i tempi di risposta.

Utilizzando una distribuzione di distrattori bimodale e due elementi bersaglio, abbiamo testato se gli osservatori erano in grado di codificare la reale distribuzione bimodale, se approssimavano ad una rappresentazione mono-modale con moda al centro dei due picchi, o se erano in grado di codificare solo uno dei due picchi (mode) della distribuzione. I risultati hanno mostrato tempi di risposta più lenti quando i bersagli avevano orientazioni corrispondenti ai due picchi della precedente distribuzione di distrattori rispetto a quando uno dei due target aveva orientazione in mezzo ai due picchi o al di fuori della precedente distribuzione di distrattori. Inoltre, i bersagli corrispondenti ai picchi della precedente distribuzione venivano trovati dopo i bersagli tra i due picchi, e questi ultimi venivano trovati dopo i bersagli aventi orientazione fuori dalla precedente distribuzione. Questi risultati suggeriscono come la memoria di lavoro visiva riesca a codificare una accurata rappresentazione bimodale dei distrattori ed utilizzarla per "scartare" tali distrattori e guidare l'attenzione verso l'elemento bersaglio.

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