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Silvia Guerra

Il Dipartimento dà il benvenuto a Silvia Guerra che ha preso servizio come ricercatrice di tipo A.

Silvia ci racconta di lei:

Sono membro del gruppo di ricerca Mind(the)Plant presso il Dipartimento di Psicologia Generale. La mia ricerca ha lo scopo di caratterizzare la cognizione motoria nelle piante attraverso l'analisi cinematica tridimensionale (3D) del movimento. Il mio principale interesse di ricerca è quello di comprendere i meccanismi che stanno alla base della capacità delle piante di adattare il loro comportamento a un ambiente in continuo cambiamento e di fornire nuovi spunti di riflessione sull'evoluzione del legame tra percezione e azione negli organismi senza un cervello.

Ma partiamo dall'inizio! Dopo il liceo, ho lasciato il Friuli (dove sono nata e cresciuta) per studiare psicologia all'Università di Padova dove ho conseguito la mia laurea triennale e magistrale in psicologia clinica. Successivamente ho ottenuto l'abilitazione alla professione di psicologo. Durante le mie esperienze pre- e post-lauream mi sono avvicinata al mondo della ricerca. In particolare, ho indagato le basi neurali dell'osservazione dell'azione nell'uomo attraverso diverse tecniche come la stimolazione magnetica transcranica a singolo impulso (spTMS) combinata con la registrazione dei potenziali evocati motori (MEPs), l'eye-tracking e l'analisi cinematica 3D del movimento. Inoltre, ho indagato la natura multisensoriale della consapevolezza corporea negli adulti con sviluppo tipico e con autismo attraverso l'illusione di intorpidimento (numbness illusion).

Nel 2017 mi sono imbattuta in un nuovo ed entusiasmante campo di ricerca: la cognizione delle piante. Da allora mi sono sempre più appassionata a questo argomento tuttora inesplorato. Durante il mio dottorato in Psychological Sciences, la mia ricerca si è concentrata nello studio di come le piante di pisello percepiscono i diversi elementi ambientali e modulano di conseguenza il loro comportamento motorio per soddisfare i loro bisogni. Inoltre, ho trascorso una parte del mio periodo di dottorato presso la McMaster University in Canada, dove ho appreso nuove metodologie per indagare il ruolo del riconoscimento parentale nelle piante. Tutte queste esperienze mi hanno reso ancora più curiosa e appassionata di questo argomento portandomi ad esplorare, grazie alla borsa di ricerca finanziata dalla fondazione Cariparo, altri aspetti della cognizione vegetale, come per esempio le capacità numeriche ed i meccanismi attentivi nelle piante.

Oltre a lavorare in laboratorio, mi piace passare il tempo con gli amici, disegnare e andare in palestra (una ‘passione’ molto recente che spero duri almeno per qualche mese). Ma la cosa che più amo (oltre alla pizza con patatine fritte) è tornare in Friuli per stare con la mia famiglia, i miei amici e Mya, la mia adorata (e leggermente in sovrappeso) cagnolina.