Supportare il funzionamento cognitivo ed emotivo e controllare i disturbi comportamentali nelle persone con demenza è possibile, anche a lungo termine, grazie alla Terapia di Stimolazione Cognitiva

Lo studio “Cognitive Stimulation Therapy for Older Adults With Mild-to-Moderate Dementia in Italy: Effects on Cognitive Functioning, and on Emotional and Neuropsychiatric Symptoms” (Elena Carbone, Simona Gardini, Massimiliano Pastore, Federica Piras, Margherita Vincenzi e Erika Borella) recentemente pubblicato [ https://academic.oup.com/psychsocgerontology/advance-article-abstract/do... ] ha avuto l’obiettivo di verificare l’efficacia sul funzionamento cognitivo ed emotivo, oltre che sulla qualità di vita, non solo a breve ma anche a lungo termine (follow-up a 3 mesi), dell’adattamento italiano della Terapia di Stimolazione Cognitiva (Cognitive Stimulation Therapy- CST). Tale protocollo di stimolazione cognitiva, nato in Inghilterra, tradotto e adottato ad oggi in più di 29 paesi nel mondo e raccomandato dalle linee guida internazionali del National Institute for Health and Care Exellence (NICE), risulta, ad oggi, uno dei più efficaci interventi per la demenza lieve-moderata. Lo studio ha coinvolto 225 anziani con demenza, grazie alla collaborazione di 16 tra Residenze Sanitarie Assistenziali e Centri Servizi del nord e centro-sud Italia.

I risultati hanno mostrato come la Terapia di Stimolazione Cognitiva supporti il funzionamento cognitivo ed emotivo delle persone con demenza lieve-moderata, oltre a contenerne i disturbi comportamentali, configurandosi quindi come un intervento efficace per prendersi cura di persone con demenza nella pratica clinica. Questi benefici sono emersi non solo a breve termine, ovvero non appena si è concluso l’intervento, ma si sono mantenuti anche a lungo termine (3 mesi dopo la conclusione dell’intervento), un risultato che è stato possibile osservare per la prima volta proprio grazie a questo studio.